
Domenica 25 novembre: sveglia alle 6,30, per la verità non è che abbia dormito molto la notte…lenta preparazione e “rito” di vestizione, colazione con fette biscottate e marmellata (e tanta acqua) e poi ci incamminiamo (a piedi, per 2-3 km) attraverso la città ancora silenziosa verso la partenza, Lungarno Zecca Vecchia e Lungarno Pecori Giraldi…voglio godermi la lentezza dell’attesa, vedere le facce della gente, sentire la tensione che sale…!
Il cielo è un po’ grigio ma non sembra minacciare pioggia, la temperatura è ideale…lasciamo la borsa al deposito dopo aver scelto definitivamente come vestirci e ci incamminiamo verso l’ultima “gabbia”, cioè l’ultimo gruppo in coda agli altri (essendo la prima maratona non abbiamo tempi ufficiali e dobbiamo stare in fondo!) per un po’ di stretching e di riscaldamento. E’ bellissimo, si sentono parlare moltissime lingue: inglese, americano, francese, tedesco, spagnolo…facce sorridenti, donne ce ne sono soprattutto straniere.
Dopo qualche minuto sentiamo che gli altri sono partiti ma noi essendo in coda a tutti possiamo solo camminare per ora…buttiamo via il pile che ci ha scaldato fino a quel momento e si parte! Un saluto ad Andrea, che vedrò tra qualche ora…in bocca al lupo! Partono i cronometri e iniziamo a correre: il percorso è una specie di “otto” la prima parte verso il Parco delle Cascine…poi si torna più o meno indietro e si percorre il centro storico, ci si riallontana per la seconda parte dell’otto verso la zona di Campo di Marte e infine ci si riavvicina al centro storico per arrivare in Piazza Santa Croce.
Detto così sembra quasi facile…in fondo sono solo 42 km e 195 m….che in alcuni punti per me scorrono veloci e entusiasti ma in altri sono lenti e pesanti come il piombo…! Il percorso è molto bello, qua e là ci sono passanti e turisti che ti incitano e ti caricano applaudendoti, fischiando, urlando…ogni 5 km circa c’è un ristoro con acqua, sali, the caldo, e spesso frutta o altri dolcini…io prendo solo acqua o sali non voglio appensantirmi.
Ci sono anche i “pacemakers” con i loro palloncini colorati, che tengono un ritmo costante e ti danno consigli per riuscire a finire la maratona in un tempo stabilito…sono simpatici e per un po’ corro con loro. Qua e là ci sono anche postazioni musicali con gruppi e giovani che cantano e suonano per incitarci…musica rock…bellissimo!
La fatica come sempre si fa sentire dopo la mezza…fino al 25° km reggo bene il ritmo, poi una pausa “pipì” più lunga del previsto (per l’attesa ai bagni chimici…) mi sega le gambe e comincio a sentire l’acido lattico che mi “invade” e mi rende le gambe di legno…rallento ma procedo sempre di corsa, solo qualche passo di cammino ai ristori per prendere fiato e bere un po’ di sali, oltre al mio integratore (carboidrati “veloci”, che qua e là prendo a piccoli sorsi).
Il passaggio in alcune piazze storiche della città è splendido e ci si distrae dalla fatica che si fa sempre più pressante…in piazza Duomo poi c’è un sacco di gente e riconosco anche un paio di amiche! Gli ultimi chilometri sono uno strazio…sono lenta e per la fatica ho la nausea…resisto alla voglia pressante di mettermi a camminare perchè so che in questo modo mi fermerei del tutto…corro lenta ma devo correre! L’obiettivo è vicino e l’orgoglio per fortuna ha la meglio…gli ultimi 2 km scorrono lentissimi ma alla fine….arrivo!!
Non appena vedo la mia amica Isa e i suoi figli al ristoro finale dopo aver preso la medaglia scoppio a piangere…per la felicità, per la fatica…ma è un pianto pieno di gioia e di adrenalina non di disperazione…i mesi di preparazione e la concentrazione degli ultimi giorni sono valsi a qualcosa…ce l’ho fatta, l’ho conclusa!! Certo il tempo farebbe sorridere qualcuno (4 ore e 37 minuti) ma se a gennaio, quando mi sono iscritta all’Ortica Team, mi avessero detto che sarei stata in grado di correre quasi 5 ore sarei scoppiata a ridere io…
Qualche note organizzativa: Firenze non mi ha deluso, oltre a essere una delle città più splendide al mondo, secondo me è stata organizzata bene ed è molto “internazionale”, certo non ho esperienza di maratone ma qualche mezza e garetta l’ho fatta. Sono stati molto efficienti: deposito borse, ristori, ecc nel pacco gara oltre ad una maglietta tecnica bellissima ci hanno dato anche il “sacco” per riscaldarci prima della partenza e all’arrivo il telo argentato per non prendere freddo. Ai ristori ho apprezzato che i beveraggi erano distribuiti in bicchieri e non si sono sprecate migliaia di bottigliette di plastica (che dopo 2 sorsi finiscono in terra…); uniche note negative forse il ristoro finale un po’ “parco” (considerato che si arriva affamati come lupi!) e il fatto che per raggiungere la partenza non c’erano autobus nè navette dell’organizzazione…per cui o si prendeva un taxi o si andava a piedi.
Molte immagini di questa splendida giornata mi rimarranno impresse nella mente…e non importa se ora devo combattere con i dolori alle gambe e le unghie doloranti e nere…alla prossima!!

Stretching alla partenza…capovolta!

Cambio con abiti asciutti e in posa con la medaglia!